Si cerca di tornare alla quotidianità nel minor tempo possibile, a Bologna. Per farlo i vigili del fuoco e la protezione civile hanno allestito banchi in cui i cittadini possono fare richiesta di sopralluoghi nelle abitazioni danneggiate
Al bilancio di un morto e una settantina di feriti, si aggiunge quello dei danni alle abitazioni. Dopo il sinistro sull’A14 a Borgo Panigale, l’onda d’urto dell’esplosione ha fatto scoppiare i vetri delle finestre, ha divelto porte e provocato crepe nei muri. All’indomani della tragedia, la preoccupazione dei residenti nei punti limitrofi all’incidente, è quella di tornare al più presto alla normalità, accertando l’agibilità e le condizioni delle abitazioni e delle proprie attività commerciali. Per fare questo la protezione civile e i vigili del fuoco hanno allestito un gazebo informativo in via Panigale per raccogliere le richieste di sopralluogo negli edifici colpiti. Nella sola giornata di ieri sono state fatte più di un centinaio di richieste. Le verifiche da parte degli agenti di polizia, dei vigili del fuoco e della protezione civile sull’agibilità delle case interessano soprattutto gli edifici di via Caduti di Amola, via Panigale, via Marco Celio e via Bragaglia. È ancora presto per avere la conta complessiva dei danni, ma iniziano a uscire le prime stime. Il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il modenese Michele Dell’Orco, durante un sopralluogo sul ponte insieme ai tecnici ha parlato di una cifra intorno ai 500mila euro di danni potenziali per sanare e ripristinare autostrada e tangenziale in un tempo che a seconda della disponibilità del materiale può andare dai tre ai cinque mesi.
Nel video l’intervista a Michele Dell’Orco, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti






































