Il caldo e l’afa di questi giorni hanno inciso anche sulla presenza di ozono nell’aria. La stazione di monitoraggio della qualità dell’aria al Parco Ferrari ha registrato un superamento della cosiddetta soglia di informazione dell’ozono nel pomeriggio di ieri
Torna l’emergenza ozono in città. Dopo alcuni mesi di tregua, infatti, le alte temperature di questi giorni e la quasi totale assenza di ventilazione, hanno portato ad uno sforamento della cosiddetta soglia di informazione nella giornata di ieri e tutto lascia supporre che i dati di oggi, ma che saranno disponibili solamente domani, non saranno troppo diversi. La stazione di monitoraggio della qualità dell’aria del Parco Ferrari ha registrato il superamento della soglia limite, fissata in 180 microgrammi per metro cubo, dalle 13 alle 16 di ieri con la concentrazione massima che ha raggiunto i 191 microgrammi per metro cubo tra le 15 e le 16. L’ozono, in realtà, è un elemento particolarmente utile in quanto agisce come schermo protettivo nei confronti della radiazione solare ultravioletta, ma solo se si forma nella fascia atmosferica oltre i 10 chilometri di altezza. Quello nocivo, invece, si forma nella bassa atmosfera ed è causa di ossidazione dei tessuti biologici provocando l’irritazione delle mucose respiratorie e degli occhi. In questi giorni di caldo, sole ed afa, quindi, per le persone più sensibili come anziani e bambini è consigliato non uscire e non praticare sforzi nelle ore di maggior concentrazione delle sostanze inquinanti che indicativamente vanno dalle 13 alle 19. Per domani, comunque, la situazione dovrebbe migliorare con l’ingresso di aria fresca che, secondo le previsioni, porterà ad un significativo calo della concentrazione di ozono.






































