La neve caduta copiosa sul nostro Appennino, ha causato diversi disagi anche agli animali selvatici. Incessante il lavoro dei volontari del Pettirosso, intervenuti per mettere in salvo tassi, istrici e caprioli. In totale sono stati salvati 47 esemplari selvatici
La neve copiosa, il freddo e il gelo, hanno regalato al nostro territorio paesaggi da cartolina ma allo stesso tempo hanno messo a dura prova la sopravvivenza dei molti esemplari selvatici che lo popolano. Sale a quota 47 il numero di animali, tra caprioli, istrici, tassi e leprotti messi in difficoltà dalle abbondati nevicate di inizio mese e salvati grazie al pronto intervento dei volontari del centro fauna selvatica il pettirosso, che con un lavoro incessante sono riusciti non solo a metterli in salvo ma anche ad offrire loro un riparo. Decine e decine le richieste di intervento che quotidianamente sono state raccolte presso il centro, perlopiù concentrate nelle zone di Zocca, Pavullo, Pievepelago, Fanano, maggiormente colpiti dall’ondata di maltempo. Chiamate che hanno segnalano la presenza di animali tra cui tassi, istrici, ma anche caprioli in difficoltà bloccati nella neve e tutti con un principio di ipotermia. I volontari del Pettirosso non si sono risparmiati neppure di notte: nel pieno dell’emergenza ghiaccio infatti non solo bisogna scendere in strada per andare in soccorso degli esemplari in difficoltà, ma è necessario anche essere operativi all’interno della struttura di via Nonantolana per tenerla pulita e attrezzata in modo da poter ospitare al meglio gli animali che arrivano.



































