Svolta nella vertenza della Castelfrigo. Dopo ben tre giorni di blocco totale delle merci sia in entrata che in uscita, da parte degli ex soci lavoratori licenziati, l’azienda di Castelnuovo Rangone ha deciso di rispettare l’accordo stipulato in Regione lo scorso 29 dicembre, avviano le procedure di rioccupazione dei dipendenti coinvolti nella procedure di licenziamento

La Vertenza della Castelfrigo sembra essere giunta finalmente ad una svolta. Dopo  alcuni giorni di blocco totale delle merci sia in entrata che in uscita, da parte degli ex soci lavoratori delle false cooperative, l’azienda sollecitata dalla regione ha finalmente preso atto di dover rispettare l’accordo stipulato in Via Aldo Moro lo scorso 29 dicembre. La Castelfrigo si è, infatti, impegnata ad assumere, sempre a tempo determinato e tramite agenzia interinale, solo lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento. Allo stesso tempo le 6 assunzioni che avevano dato il via al blocco delle merci, estranee all’accordo del 29 dicembre, saranno dirottate in altre aziende del settore carni. Con questo nuovo impegno, assunto dall’azienda di Castelnuovo Rangone, sono venute meno le condizioni per portare avanti il picchetto davanti ai cancelli, anche se il sindacato fa sapere che il presidio permanente rimarrà fino al ricollocamento di tutti i lavoratori licenziati. Fondamentale in questa svolta, si è rivelato il ruolo giocato dalla Regione che si è posta come mediatrice nel complesso confronto tra i lavoratori affiancati dall’organizzazione sindacale CGIL e la Castelfrigo, convocando i dirigenti dell’azienda per un chiaro richiamo all’assunzione delle proprie responsabilità e al rispetto dell’accordo dello scorso 29 dicembre, violato con l’azione unilaterale di lunedì attraverso l’assunzione dei sei lavoratori esterni con esclusione di quelli che stanno scioperando da tre mesi davanti al piazzale dell’azienda.

Nel video l’intervista a Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna