Da ieri i lavoratori hanno attivato un presidio fisso davanti ai cancelli dell’azienda. Manca chiarezza sul piano di rilancio dell’azienda e non piacciono le prime proposte pervenute dai nuovi vertici aziendali

Sciopero ad oltranza e presidio ventiquattro ore su ventiquattro davanti ai cancelli dell’azienda Mec Mac di via Ponte Alto a Modena. E’ questa la decisione presa da lavoratori e organizzazioni sindacali dopo le ultime vicende relative all’impresa nata nell’ottobre dello scorso anno per salvare i posti di lavoro della multinazionale Kverneland, che ha chiuso i battenti dopo una lunga vertenza. Doveva essere un piano di salvataggio che riportava tranquillità tra i lavoratori e invece la situazione è nuovamente peggiorata nell’arco di pochi mesi. In estate il titolare di Mec Mac, l’avvocato Borgogna, aveva iniziato le procedure per la liquidazione, con il conseguente licenziamento dei 25 dipendenti della ditta. Da qui si sono succeduti incontri con le istituzioni fino all’ultimo colpo di scena: l’approdo sulla scena di un nuovo imprenditore che, però, non ha assolutamente rassicurato i lavoratori i quali hanno deciso d’intraprendere la via dello sciopero.

 

Nel servizio le interviste ai lavoratori