Gli studenti italiani sono costretti a pagare tasse sempre più alte per poter frequentare l’università. A rilevarlo un dossier realizzato dall’Unione degli Universitari in base ai dati forniti dal Ministero. Negli ultimi dieci anni l’aumento medio per quanto riguarda l’Università di Modena e Reggio Emilia è del 55%

Dall’anno accademico 2005/2006 al 2015/2016 le tasse universitarie in Italia si sono impennate verso l’alto, con un aumento medio di 473,58 euro pari al 61,10%. Questo è il dato principale che emerge dal dossier intitolato “Dieci anni sulle nostre spalle”, realizzato dall’Unione degli Universitari sulla base dei dati forniti dal Ministero. A subire il salasso maggiore sono gli studenti degli atenei statali del sud, a seguire quelli del centro ed infine quelli del nord. Tra le università che hanno subito i maggiori rincari in senso assoluto, partendo però dal 2008 anno dei primi significativi tagli dei fondi statali, c’è anche l’Unimore che si piazza al settimo posto complessivo con un aumento di 556 euro, da 1171 a 1727, di quella che viene definita come contribuzione media. Studenti dunque costretti a pagare tasse altissime per poter frequentare i corsi e per questo motivo in occasione domani della “Giornata internazionale dello studente” in tante città scenderanno in piazza per protestare contro questi aumenti, ribadendo il diritto allo studio per tutti.