Prima di puntare su Fava i vertici del Pd modenese avevano optato per nomi ben più noti: il sindaco di Medolla Filippo Molinari, il segretario cittadino Andrea Bortolamasi, l’assessore carpigiana Stefania Gasparini e l’assessore di Castelfranco Gianni Gargano. Tutte strade per un motivo o per l’altro sfumate perchè divisive

Il Pd modenese ha una nuova guida. Davide Fava, ex assessore a Castelnuovo Rangone, sarà il nuovo segretario provinciale Dem a partire dal 29 ottobre, quando l’assemblea provinciale ufficializzerà la fine dell’era Bursi. Lo ha deciso ieri la conferenza degli eletti, organo ristretto che in questo modo ha blindato la discussione collettiva. La stessa segretario uscente parla di ‘decisione condivisa’: ‘Abbiamo lavorato per arrivare a una candidatura il più ampiamente condivisa, capace di fare sintesi e, al contempo, in grado di affrontare le sfide che aspettano il partito nei prossimi mesi. Abbiamo, quindi, raccolto la disponibilità di Davide Fava, sul cui nome si è registrata un’ampia convergenza’. 

Eppure, al di là delle parole della Bursi, i fatti raccontano di come la promozione di questo 48enne esperto di cooperazione sia in realtà una sintesi al ribasso. Prima di puntare su Fava i vertici del Pd modenese (di fatto i parlamentari e il sindaco) avevano infatti optato per nomi ben più noti: il sindaco di Medolla Filippo Molinari, il segretario cittadino Andrea Bortolamasi, l’assessore carpigiana Stefania Gasparini e l’assessore di Castelfranco Gianni Gargano. Tutte strade per un motivo o per l’altro sfumate perchè divisive. E così alla fine il partito Democratico modenese ha scelto un nome certo non divisivo, ma anonimo, un limite testimoniato del resto dalle lettere di una fetta di iscritti che già ieri circolavano nelle sedi Pd. A testimonianza di quanto l’iter di scelta sia stato solo apparentemente unitario.