I nuovi voucher, introdotti pochi mesi fa, a causa di un complicato intreccio di limiti e divieti risultano troppo complicati. Nel 2017 è stato stimato un crollo delle prestazioni occasionali addirittura dell’80% rispetto al 2016
Non stanno riscuotendo grande successo i nuovi voucher, introdotti pochi mesi fa. Un complicato intreccio di limiti e divieti sembra essere la causa principale che ha portato a stimare per il 2017 un crollo delle prestazioni occasionali addirittura dell’80% rispetto al 2016. Stando ai dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale nei primi 45 giorni di vita del nuovo strumento sono appena 6742 i lavoratori che hanno svolto finora prestazioni occasionali, e quasi tutti al servizio di microimprese. Sulla piattaforma Inps si sono registrati 16250 utilizzatori e 10767 lavoratori, per un totale di 27 mila utenti. I nuovi voucher prevedono numerosi limiti rispetto a quelli precedenti: la legge ne impedisce l’utilizzo alle aziende con meno di 5 dipendenti e stabilisce vincoli anche per quanto riguarda il tipo di attività escludendo imprese edili e servizi svolti in appalto. Diverse limitazioni anche per le pubbliche amministrazioni che possono utilizzarli solo con progetti speciali per categorie svantaggiate, attività di solidarietà, manifestazioni sociale. Per quanto riguarda le famiglie possono accedervi con piccoli lavori domestici. Il tetto massimo delle ore lavorative è di 280 l’anno mentre la retribuzione deve essere entro i 5000 euro complessivi, per un compenso giornaliero non inferiore ai 36 euro.






































