La grande siccità di quest’estate ha creato danni, ma ha facilitato i lavori di pulizia e manutenzione dei fiumi e di verifica dello stato delle infrastrutture. Abbiamo visitato il tratto di fiume Secchia da Ponte Alto a Ponte dell’Uccellino, interessato dai recenti investimenti programmati dalla Regione Emilia Romagna

Questa è l’immagine del fiume Secchia all’altezza di Ponte Alto, così come si presenta da settimane. La stecca di 8 metri che segna il livello dell’acqua è da tempo tutta visibile, fino alla sua base, ai piedi del ponte. Solo pochi centimetri, più simile ad una pozza, l’acqua che scorre. L’eccezionale ondata di siccità prevista ormai in esaurimento non solo in questa estate ha porta danni, ma, per quanto riguarda la manutenzione, ha permesso di valutare sia lo stato delle infrastrutture sia i risultati dei lavori fatti e da fare. In questo caso gli effetti dei 2 milioni ed 800 mila euro stanziati dalla Regione per la realizzazione di nuovi tratti di argine in corrispondenza del ponte, si vedono. Qui le ruspe hanno lavorato soprattutto lo scorso anno ed il tratto che percorriamo a piedi è fatto soprattutto di nuova sabbia e terra riportata e rimodellata. In un anno la vegetazione è crescita ma sia gli argini sia l’alveo ora risultano puliti da detriti e materiali portati dalle piene. Pare impossibile, ma qui in un deserto fatto di terra spaccata, sabbia e sterpaglie abbrustolite dal sole ci troviamo nell’alveo del fiume in un tratto in condizioni normali invaso dall’acqua. Che invece da settimane scorre lontano, nascosta dalla vegetazione. Stesse condizioni nel tratto di alcuni chilometri che divide Ponte Alto dal Ponte dell’Uccellino. Cosa diversa oltre il ponte dell’Uccellino. Dove i lavori Aipo, segnalati da un cartello non sono ancora arrivati. L’alveo del fiume è ancora interrotto e rialzato da isole di fango che circondano alberi di alto fusto. Una situazione identica a quella di due anni fa. Ma i lavori come specificato dalla stessa Aipo, riguardanti sia Secchia che Panaro, proseguono a stralci.