Il 6 settembre ricorre il decennale della morte del Maestro che verrà ricordato all’Arena di Verona con un concerto a partire dalle 21. A Modena, la sua città natale che pare averlo dimenticato, le iniziative saranno purtroppo marginali ancorché con la presenza del Maestro Magiera al quale l’amministrazione si è rivolta in extremis

Dieci anni e sei giorni dopo la morte di Lady Diana, il 6 settembre del 2007, il mondo dovette dire addio ad uno degli artisti più amati e leggendari, il maestro Luciano Pavarotti, indubbiamente uno dei più grandi, se non il più grande tenore italiano, simbolo della musica lirica nel mondo. In occasione del decennale della sua morte il Maestro verrà ricordato con un concerto all’Arena di Verona e non nella sua città natale. Le iniziative previste a Modena saranno marginali: si comincia con la messa da Requiem di Giuseppe Verdi cavallo di battaglia di Pavarotti, il 5 settembre alle 21 al Duomo di Modena, il 5 ottobre al teatro Comunale il concerto per i 130 anni della Corale Rossini, l’8 ottobre l’incontro con il maestro Leone Magiera e infine nel giorno del compleanno del Maestro, il 12 ottobre, un concerto degli allievi di Mirella Freni e Raina Kabaivanska. L’amministrazione comunale è riuscita forse troppo concentrata sul concerto di Vasco Rossi a mettere in secondo piano il suo cittadino più illustre al mondo facendosi così scippare da Verona l’evento a livello internazionale. Il prossimo 6 settembre Verona si trasformerà nella città della lirica, la serata prenderà il via a partire dalle 21 e vedrà la partecipazione di Placido Domingo e Jose Carreras, interpreti di uno dei momenti più alti della carriera del Maestro ma non solo saranno infatti tantissimi gli artisti di fama mondiale a salire sul palco per un tributo alla voce più bella e indimenticabile di tutti i tempi. A Modena non resta dunque che fare da spettatore inerte a Verona dimenticandosi il ruolo da protagonista principale che gli sarebbe spettato.

Nel servizio l’intervista al Maestro Leone Magiera