Tra venerdì e sabato nel nostro territorio si toccheranno i 41 gradi. Le alte temperature previste in questi giorni mettono a dura prova anche gli allevamenti e l’agricoltura. Rimane serio il problema dell’approvvigionamento idrico

Il grande caldo è arrivato. Come avviene ormai da inizio estate le ondate di calore sahariane si susseguono a catena, ma quella in atto sembra essere non solo la più calda dell’anno con temperature che raggiungono livelli record, ma anche quella più duratura. Il picco maggiore di calore si avrà tra venerdì e sabato quando la massima potrebbe raggiungere i 41 gradi. Una situazione che mette in crisi l’agricoltura e anche gli allevamenti. A risentire del gran caldo sono soprattutto gli animali, che nonostante i vari sistemi di raffreddamento adottati dagli allevatori soffrono le alte temperature mangiando meno e di conseguenza producendo meno.

Rimane alta l’attenzione sulle risorse idriche.  Il consorzio della Bonifica Burana per mitigare gli effetti di questa grave siccità e garantire l’approvvigionamento di acqua sia per i cittadini che per le imprese agricole, sta procedendo con deviazioni idriche dai fiumi Secchia e Panaro e dal Po. La deviazione migliore al momento è quella dal Po nonostante le quote molto basse, riesce ad avere sufficiente risorsa idrica da essere prelevata e distribuita ai territori del comprensorio di pianura. La zona più critica per carenza di risorsa idrica è Ravarino, qui il Consorzio ha effettuato un intervento nel fiume Panaro con l’installazione di pompe all’altezza di Bomporto.