La mattinata di celebrazione del 37esimo anniversario della strage è iniziata però con la protesta dei familiari delle vittime che non hanno voluto incontrare il ministro Galletti, giunto a Bologna in rappresentanza del Governo. Critiche anche all’operato della magistratura

La commemorazione di Bologna ha avuto inizio in Comune dove sono stati accolti i familiari delle vittime della strage del 2 agosto, che hanno scelto però di lasciare l’aula del consiglio comunale prima che il ministro Galletti prendesse la parola. Bolognesi, il Presidente dell’associazione dei familiari, ha motivato il gesto spiegando che il Governo non avrebbe rispettato gli impegni presi con i parenti delle vittime della strage, nella ricerca della verità a 37 anni dalla tragedia. Un’altra stoccata anche nei confronti dei magistrati del capoluogo emiliano, accusati di “vittimismo” dopo le polemiche dei giorni scorsi. Spiega Bolognesi “Non si può chiedere l’archiviazione dell’inchiesta sui mandati non guardando nemmeno gli atti che abbiamo portato. Rispetto assoluto per i giudici, ma il diritto di critica anche i famigliari lo possono avere. Salta all’occhio questo vittimismo. Vorrei ricordare che qui le vittime siamo noi, non i magistrati”.

Nel video Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime