Lavori di ripavimentazione bloccati dal rinvenimento dei reperti archeologici che rappresentano una scoperta importante, che darà il via a nuovi scavi con la possibilità di ritrovare anche le vecchie mura cittadine

Fin dall’inizio i lavori di ripavimentazione di via Università a Modena erano stati seguiti con particolare interesse dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e dai suoi archeologi, che avevano intuito la possibilità che dagli scavi emergessero nuovi importanti reperti e così è stato. Nei giorni scorsi gli addetti ai lavori hanno rinvenuto due tombe di età medievale, una in particolare in ottimo stato di conservazione e che al suo interno conteneva i resti di un uomo così com’era stato deposto nell’alto medioevo. Una scoperta importante per la storia della nostra città poiché ad oggi la chiesa più antica conosciuta è il Duomo, che risale al quinto secolo Dopo Cristo. La seconda, invece, sarebbe l’Abbazia di San Pietro che risale al decimo secolo. Il rinvenimento di questa tomba, dunque, potrebbe far anticipare la datazione della chiesa di San Lorenzo che diventerebbe così la più antica dopo il Duomo.

 

Nel servizio l’intervista a Donato Labate, archeologo Soprintendenza Bologna