Da domani entrerà in vigore in tutta Italia l’obbligo d’indicazione di origine per il latte e tutti i prodotti lattiero-caseari. Un provvedimento per contrastare il falso made in Italy in un settore che in Emilia Romagna coinvolge 20 mila lavoratori

Un provvedimento per difendere il made in Italy in un settore che in Emilia Romagna occupa ventimila lavoratori. Così si può definire l’entrata in vigore, in via definitiva a partire da domani, dell’obbligo d’indicazione d’origine del latte e di tutti i prodotti lattiero-caseari. Lo ricorda in una nota la Coldiretti Emilia Romagna, secondo cui le nuove norme porteranno a tutelare un settore che produce oltre 3 miliardi di ricchezza economica in regione, 700 stalle e 60 mila capi di bestiame a Modena, per una produzione di 3.500.000 quintali di latte. Il falso made in Italy subirà così un deciso colpo dall’obbligo di utilizzare etichette che rechino il nome del paese in cui è stato munto il latte, ma anche di quello in cui è stato eventualmente lavorato e trasformato. Ad oggi su tutto il territorio nazionale, infatti, tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro erano in realtà provenienti da paesi stranieri e lo stesso si può dire per la metà delle mozzarelle immesse sul mercato. Da domani, dunque, tutta la produzione sarà firmata e consentirà di garantire livelli di sicurezza e qualità ancora superiori, che non potranno far altro che giovare anche a prodotti come i formaggi emiliano-romagnoli che hanno conquistato primati e leadership sul mercato a livello mondiale.