Per le prime due settimane del mese di luglio gli asili nido di Modena resteranno aperti in fase sperimentale. Le educatrici della fondazione Cresciamo si sono tuttavia dette contrarie al progetto e conseguentemente hanno scelto di non aderire alla nuova sperimentazione

Le scuole dell’infanzia e gli asili nido di Modena nel mese di luglio resteranno aperte in fase sperimentale per due settimane. Sono stati numerosi i genitori che hanno richiesto l’iscrizione al servizio estivo, il problema attuale però è capire come procedere con il personale. La nuova sperimentazione, già attiva in altre città e che punta ad andare incontro alle esigenze delle famiglie modenesi, sta creando numerosi disagi alle educatrici della fondazione cresciamo, che lamentano un diverso trattamento contrattuale rispetto alle dipendenti comunali: differenze che vanno dallo stipendio più basso ad un maggior numero di ore da coprire nell’arco di un anno. Per questi motivi le volontarie della Fondazione hanno scelto di non aderire alla fase sperimentale e dunque di non lavorare nel mese di luglio. Ma il problema della mancanza delle tate non è il solo, perché ancora non è chiaro neanche quale sarà l’attività che i bambini andranno a svolgere. L’obiettivo iniziale del progetto era quello di garantire ai bimbi una continuità con l’anno in corso, ma se di fatto andranno a mancare le educatrici che li hanno seguiti durante l’inverno questo non sarà possibile e l’esperienza potrebbe trasformarsi in classici centri estivi.