A sei giornate dal termine del campionato i canarini rimangono fuori dalla zona playout, ma con soli due punti di vantaggio sul penultimo posto
Se ieri si fosse concluso il campionato di Lega Pro il Modena, nonostante lo scialbo 0-0 di sabato con il Forlì, sarebbe al sicuro e salvo senza doversi giocare tutto ai playout. La realtà, invece, dice che mancano ancora sei giornate e diciotto punti in palio al termine del torneo, dunque tutti i giochi rimangono aperti, anche perché gli scontri diretti dell’ultimo turno hanno premiato il Lumezzane ed anche il Teramo ha conquistato tre punti fondamentali. I canarini si ritrovano al quattordicesimo posto con 33 punti, ma la diciannovesima, il Fano, è a quota 31. Sei formazioni racchiuse in una distanza di due sole lunghezze, con il Sudtirol poco avanti a quota 35. Un vero e proprio arrivo in volata dove gli scontri diretti assumeranno un peso fondamentale, ma a mischiare le carte in tavola potrebbero essere le sfide sulla carta a senso unico. Ed in questo senso il Modena è atteso mercoledì ad un turno infrasettimanale davvero complicato per non dire improbo. I ragazzi di mister Capuano dovranno scendere in campo a Pordenone, contro una formazione che tra le mura amiche ha perso solamente una volta e può vantare sia il miglior attacco interno, per distanza, che la miglior differenza reti. Numeri che collocano i friulani attualmente al terzo posto se si contano solo i punti raccolti nel proprio stadio, con una partita in meno disputata rispetto alla capolista della speciale graduatoria ovvero la Reggiana ed una in più rispetto alla seconda che è il Padova. Per l’occasione rientrerà tra le fila gialloblù Nolè, che ha scontato la giornata di squalifica rimediata contro l’Albinoleffe, ma il Modena ha bisogno di qualcosa in più anche da Diop, talvolta troppo impreciso sottoporta come con il Forlì, talvolta sfortunato con grandi interventi dei portieri avversari.



































