Si è tenuto questo pomeriggio in Consiglio Comunale un lungo dibattito sul tema dell’inquinamento. Alla Giunta sono stati chiesti atti concreti da mettere in campo, ma l’Assessore Guerzoni si presenta impreparato e si rifà ad un più generale Piano Aria della regione senza soluzioni concrete per Modena e provincia

Tante parole, ma nessuna proposta concreta da parte dell’amministrazione. Il tema dell’inquinamento è stato al centro del Consiglio Comunale di oggi a Modena, con le interrogazioni firmate dai consiglieri Marco Chincarini, della lista civica Per me Modena, e Fabio Poggi. Ne è nato un dibattito importante, su un tema cruciale di questo momento. Il Consiglio Comunale chiede azioni e proposte concrete, che non sono arrivate dall’Assessore Guerzoni, presentatosi impreparato e che si è rifatto al più generale Piano Aria della regione come punto di partenza per poi imbastire eventuali provvedimenti. Ad incalzarlo anche la consigliera del Movimento 5 Stelle Elisabetta Scardozzi, che chiede interventi come più zone a traffico limitato e pedonali, un ulteriore rinnovamento degli autobus con più corse ed un raggio orario più ampio oltre ad una regolamentazione delle zone verdi, il miglioramento degli edifici per quanto riguarda le emissioni inquinanti e l’avvio vero e proprio del servizio di Car Sharing che già da qualche mese era stato promesso. Sulla stessa linea anche Forza Italia. E la replica dell’assessore ancora una volta si è basata su discorsi astratti: una presa di coscienza del problema e la necessità di cercare le coperture finanziarie per attuare gli eventuali interventi. Intanto, però, a Modena sono stati raggiunti nei primi due mesi dell’anno i 35 giorni di sforamento dei limiti di polveri sottili, manca un giorno per superare la soglia in cui, secondo la direttiva europea, si ritiene tollerabile il superamento in un anno delle giornate di inquinamento con valori superiori ai 50 microgrammi per metro cubo di PM10.