Comune e Seta festeggiano comunque l’incremento dei passeggeri, nonostante l’aumento del prezzo abbia ridotto l’utilizzo sporadico del bus. I sindacati intanto attaccano duramente: “Seta è diventata una azienda di disservizi”

Da una parte il Comune e l’azienda di trasporti che festeggiano l’incremento dei passeggeri sui bus aumentati del 2,9% mettendo però in secondo piano il crollo della vendita dei biglietti di corsa semplice aumentati del 25%. Dall’altra parte tutti i sindacati uniti che affermano testualmente: “Seta oggi invece che una azienda di servizi sembra una azienda di disservizi: basti guardare i numeri del personale viaggiante e a quelli del reparto officina”. In questo contesto oggi il presidente Bulgarelli e l’assessore Giacobazzi hanno fatto il punto a cinque mesi dal varo della manovra tariffaria sul trasporto pubblico modenese.

Per Giacobazzi ‘la manovra ha prodotto effetti in linea con gli obiettivi attesi: favorire la fidelizzazione nell’uso del servizio di trasporto pubblico incentivando gli abbonamenti’.

Il problema è che pur  essendo aumentati  gli abbonamenti annuali e mensili (+13 per cento), i biglietti di corsa semplice venduti sono stati 887.369 contro i 979.283 del 2015, con una diminuzione pari al 9,4 per cento. Dato facile da prevedere: ricordiamo infatti che da un giorno all’altro infatti Seta decise di portare il prezzo del biglietto da 1,20 euro a 1,50 euro.

Nel servizio l’intervista a:

Vanni Bulgarelli Presidente Seta 

Gabriele Giacobazzi assessore all’Urbanistica