Dopo il caso-Milani, corteo del Si Cobas dalle 15 con partenza da piazza Sant’Agostino
Continua la mobilitazione del Si Cobas dopo i fatti che hanno coinvolto il sindacato autorganizzato e le aziende modenesi che fanno riferimento alla famiglia Levoni (Alcar Uno e Global Carni). I 55 lavoratori di Alcar Uno lasciati a casa dalla cooperativa Alba service hanno manifestato ieri mattina in sciopero davanti ai cancelli dell’azienda di Castelnuovo e durante la manifestazione si è arrivati allo scontro con la polizia in tenuta antisommossa: durante una carica un lavoratore straniero trentenne è rimasto ferito a una mano e a un braccio ed è stato necessario l’intervento dell’ambulanza. Tutto questo mentre il coordinatore nazionale del Si Cobas Aldo Milani ha ancora l’obbligo di dimora per le accuse di estorsione avanzate dalla procura di Modena. Accuse che il Si Cobas e i lavoratori respingono con fermezza. E’ in questo contesto che oggi a partire dalle 15 da piazza Sant’Agostino si terrà a Modena la manifestazione nazionale del Si Cobas ‘contro gli arresti e la repressione padronale’.
“La macchina del fango scatenata appositamente contro di noi e contro Milani ha l’obiettivo di mettere in secondo piano il problema dell’evasione fiscale pari all’85% nel settore carni e delle ingiustizie a cui devono sottostare lavoratori senza alcuna tutela – affermano Marco Mattei e Simone Carpeggiani del Si Cobas -. Ai lavoratori della cooperativa Alba service non è stato riconosciuto nulla, a loro non sono nemmeno stati pagati i contributi. Tutto questo dopo essere stati sfruttati in regime di caporalato lavorando 14 ore al giorno”.
E intanto la politica, a partire dal Pd, così come la Cgil per motivi di competizione interna, si scaglia contro il Si Cobas. Famoso l’intervento, ribadito in questi giorni, del deputato Dem, renziano ma non troppo dopo l’esclusione da incarichi di governo e di partito, Matteo Richetti: “Io lo dico con chiarezza: sto con le imprese e con il lavoro che creano. Va fermato il sindacato che strumentalizza i lavoratori e li usa per riproporre scontri ideologici che fanno perdere occupazione”.






































