Il coordinatore nazionale del Sicobas Aldo Milani in un video registrato dopo essere uscito dal carcere dichiara che si tratta di una truffa per colpire il sindacato
“Non è vero che per mantenere ferma la lotta io mi facevo dare soldi, non sapevo nemmeno delle richieste di 100 mila euro: è tutta una truffa tra loro. Vogliono colpire il Si Cobas e dimostrare solo che gli scioperi e le nostre lotte a Modena sono illegali e che io utilizzo gli agitatori per ottenere qualcosa dal punto di vista economico, invece noi chiediamo solamente di vedere riconosciuti i nostri diritti”.
Queste le parole del coordinatore nazionale del Si Cobas Aldo Milani in un video registrato ieri l’altro dopo essere uscito dal carcere di Modena, ma resta l’obbligo di dimora.
L’accusa nei suoi confronti è di concorso in estorsione. Per il Gip di Modena Milani sarebbe responsabile insieme al consulente aziendale Danilo Piccinini di una sorta di richiesta di pizzo ai danni dei fratelli Levoni, gruppo industriale del settore della lavorazione delle carni. Soldi chiesti per calmare i lavoratori dopo gli scontri dello scorso novembre all’interno dell’azienda Alcar Uno.
Nel video l’intervento di Aldo Milani, del Si Cobas






































