Nel corso delle indagini i Militari hanno documentato oltre 5000 vendite di dosi di droga

I carabinieri di Reggio Emilia, nel corso di un’indagine durata oltre un anno, hanno smantellato un’organizzazione italo-nordafricana di spacciatori che vendevano cocaina, hashish e marijuana anche a studenti minorenni. L’attività illecita della banda, composta da due italiani, due tunisini e due marocchini, si estendeva nel comprensorio ceramico reggiano, nel basso Appennino e nella provincia di Modena dove gli indagati si rifornivano. L’operazione denominata Dakota dalle forze dell’ordine è iniziata nell’ottobre del 2015 in seguito ad una denuncia per atti persecutori nei confronti dell’indagato Giuseppe Nucci, che come è emerso dalle indagini era anche in possesso di una pistola che utilizzava per minacciare e proteggersi. Attraverso servizi di osservazione, pedinamento e anche intercettazioni telefoniche i militari hanno scovato una vera e propria organizzazione dedita al narcotraffico, composto da italiani e nord africani, e documentato oltre 5000 cessioni di dosi di droga e in alcuni casi anche gravi intimidazioni con l’uso di armi, sequestrati inoltre 15 mila euro in contanti provento dell’attività illecita.

In tutto sette i provvedimenti cautelari eseguiti dalle Forze dell’ordine dall’alba di questa mattina: a finire in manette 4 persone, il reggiano Giuseppe Nucci e tre marocchini domiciliati tra Modena e Sassuolo. Tre invece gli spacciatori sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.