Questa mattina la Messa Pontificale in un Duomo gremito di cittadini

Auguri Modena: oggi è il giorno del tuo patrono chiamato dai cittadini ‘San Zemian’. A San Geminiano, nato probabilmente nell’antica Gavello, oggi divenuta Cognento, vengono attribuiti diversi miracoli, come aver salvato i modenesi dalle orde degli Unni guidati da Attila o aver liberato le persone dal demonio, facendo nascere la sua fama di esorcista. E le celebrazioni del Santo Patrono di Modena sono iniziate questa mattina dallo scalone del Palazzo Comunale, dove è partito il corteo con i valletti dai colori gialloblu intenti a portare in offerta i ceri e l’olio per la lampada che nella cripta del Duomo arde perennemente davanti al sepolcro di San Geminiano, scoperto in occasione della festa per la devozione e le preghiere dei fedeli. Poi è stata la volta della  Messa Pontificale nel Duomo gremito, che ha visto anche la presenza di una delegazione con gonfalone della città di Pontremoli, il cui santo patrono è San Geminiano proprio come la cittadina toscana di San Gimignano, altro luogo che si affida allo stesso Santo protettore. Nella Cattedrale la Messa Pontificale è stata preceduta dalla benedizione alla città e all’Arcidiocesi con la reliquia del braccio di San Geminiano. La Funzione è stata presieduta da Monsignor Castellucci Arcivescovo di Modena – Nonantola, accompagnato da altri Arcivescovi e Vescovi, i Vicari episcopali, i Canonici di Modena, il priore del Capitolo Abbaziale, un rappresentante della Collegiata di Finale Emilia, i Vicari foranei, i sacerdoti del Seminario e il segretario dei religiosi. Monsignor Castellucci ha aperto la Messa ringraziando tutti i fedeli che hanno messo il cuore per l’organizzazione della celebrazione e ha sottolineato come sia importante trasmettere un messaggio anche a chi è ricoverato negli ospedali o si trova in una casa di cura e non può partecipare fisicamente alla funzione nel giorno del Patrono. La giornata è stata dedicata anche alla venerazione della tomba di San Geminiano che rimarrà aperta ai fedeli fino al 4 febbraio.