Dopo la rivolta nel centro di accoglienza veneziano, un centinaio di richiedenti asilo è stata trasferita nell’hub bolognese: nei prossimi giorni sarà distribuita su tutta la regione. Oggi a Modena 21 nuovi arrivi. Intanto fa discutere l’ipotesi di riapertura dei Cie
Sono da poco passate le 14 quando il primo pullman carico di migranti proveniente da Venezia arriva all’hub di smistamento regionale di Bologna. I richiedenti asilo sono in tutto un centinaio: sono stati trasferiti in Emilia-Romagna dopo la rivolta scoppiata ieri nel centro di accoglienza di Cona. La rivolta era legata alla morte di una donna africana ospitata nella struttura, ma a determinare il trasloco dei migranti è stato il sovraffollamento del centro veneto. Da Bologna i cento richiedenti asilo saranno distribuiti nei prossimi giorni sull’intero territorio regionale, compresa la provincia di Modena. Intanto oggi dal centro di smistamento bolognese sono arrivati a Modena 21 ulteriori migranti, provenienti, pare, da Taranto e Trapani. Questi richiedenti asilo saranno collocati nelle due strutture modenesi che già si occupano dell’accoglienza, la cooperativa Caleidos e la comunità L’Angolo, in base a una proroga di due mesi del bando 2016 della Prefettura. In tema di migranti nelle ultime ore fa discutere il piano del neo-insediato ministro dell’Interno Marco Minniti, che prevede la riapertura dei Centri di identificazione ed espulsione. Il Comune di Modena attende di capire meglio cosa accadrà, ma non è certo entusiasta all’idea. In una nota l’Amministrazione spiega che “non ci sono gli elementi per pronunciarsi”. “Verranno svolti i necessari incontri a livello regionale – scrive il Comune – a cui parteciperemo ascoltando le proposte e le soluzioni ipotizzate, sulla base delle quali svilupperemo le nostre valutazioni”.



































