Confindustria Ceramica fa il punto di fine 2016: vendite in aumento sia all’estero sia sul fronte interno. Per il 2017 ci si attende un leggero rallentamento, mentre preoccupano le mosse della Ue verso la Cina

I numeri degli anni d’oro prima della crisi sono ancora lontani, ma possono comunque sorridere i produttori di ceramica per come è andato il 2016. Le vendite sono aumentate sia sui mercati esteri (+5,5%) sia sul fronte italiano, dove, dopo diverse congiunture negative, quest’anno la domanda è cresciuta del 4,4% rispetto al 2015. Moderatamente soddisfatto il presidente di Confindustria Ceramica, Vittorio Borelli.

Per consolidare la ripresa sul mercato interno l’associazione continua a spingere sugli incentivi alle ristrutturazioni non solo per le case private ma anche per i condomini. Quanto alle previsioni future l’associazione per 2017 e il 2018 stima un leggero rallentamento delle vendite rispetto a quest’anno. A livello internazionale, invece, permangono le incertezze legate alla Cina: l’Unione europea ha negato a Pechino lo status di economia di mercato, ma potrebbe allentare i dazi che in questi anni hanno consentito alle aziende sassolesi di sopravvivere di fronte alla concorrenza sotto-costo cinese.

Interviste a Vittorio Borelli, Presidente Confindustria Ceramica