Al termine del Festival gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza dell’aver riportato Mirandola al centro dell’attenzione non più solo come vittima del violento terremoto ma al contrario come luogo di aggregazione e riflessione

Il tema della memoria è piaciuto. A testimoniarlo è il dato dell’affluenza a Mirandola per i 4 giorni del Festival. Ben 20 mila persone hanno partecipato agli appuntamenti di grande respiro nazionale che per quattro giorni hanno puntato i riflettori sui tanti significati della memoria, con decine di incontri, concerti, spettacoli, proiezioni, laboratori, mostre e giochi. Con questo evento, la città della bassa modenese dalla storia millenaria, ha dato un altro colpo di reni, dopo la tragedia del sisma del 2012 e questi anni duri dedicati alla ricostruzione. Al termine del Festival gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza dell’aver riportato Mirandola al centro dell’attenzione non più solo come vittima del violento terremoto ma al contrario come luogo di aggregazione, pieno di ospiti, e occasioni di riflessione. La manifestazione non è stata un semplice elenco di appuntamenti, ma un percorso di ampia conversazione con i mirandolesi e i visitatori in generale affascinati non solo dai vip presenti, ma dal tema della memoria. Parlando di numeri, per indicare del successo della manifestazione, basta pensare agli gli incontri nella Tenda della Memoria, che ha una capienza di 500 posti, ma in diversi casi ha visto raddoppiare il pubblico, con moltissime persone in piedi. Il Memoria Festival ha avuto anche un ottimo riscontro online, con il sito ufficiale che ha raccolto circa 70.000 visualizzazioni e un grande successo in particolare della pagina Facebook, utilizzata dal pubblico per informarsi e interagire con l’organizzazione del Festival.