Il vescovo Castellucci: “Era un uomo dai grandi valori umani in un mondo di malvagi”
Un uomo buono in un mondo di “malvagi”. Così monsignor Antonio Lanfranchi viene ricordato dal vescovo Erio Castellucci, suo successore, nella messa in Duomo tenuta ad un anno esatto dalla sua scomparsa. Una celebrazione partecipata da molti modenesi, a testimonianza del legame tra il monsignore e la sua comunità. “Lanfranchi – dice il vescovo nella sua omelia –, aveva avuto in dono dal Signore un’umanità molto ricca: era piuttosto timido e riservato, ma quando prendeva posizione lo faceva senza smussare i problemi”. Lanfranchi, scomparso in seguito ad una grave malattia, è stato il centesimo vescovo di Modena, dove arrivò nel 2010. Una eredità pesante la sua, lasciata a monsignor Castellucci.
Ai noatri microfoni Mons. Erio Castellucci, Vescovo di Modena