Giornata modenese oggi per Alessandra Gracis, che nel 2012 ha cambiato sesso. L’avvocato veneto, punto di riferimento per le persone transessuali, è contrario alle adozioni da parte delle coppie gay

Il tema è delicato, dibattuto e più caldo che mai. Il riferimento ovviamente è alle unioni civili, soprattutto dopo l’inizio della discussione in Senato sul disegno di legge Cirinnà che per la prima volta in Italia punta a riconoscere diritti e doveri delle coppie omosessuali che vogliono unirsi civilmente e di quelle eterosessuali che desiderano solo registrare la loro convivenza. L’aspetto più dibattuto, anche con toni accesi, è quello legato alla stepchild adoption, un aspetto pericoloso secondo l’avvocato transessuale Alessandra Gracis, ospite a Modena del Senatore Carlo Giovanardi, perché l’adozione del figlio del proprio partner omosessuale potrebbe diventare una sorta di aggiramento dell’istituto dell’adozione. Per la Gracis, che ha cambiato sesso nel 2012 restando però regolarmente sposata con sua moglie Roberta, prima di dare la possibilità di adozione alle coppie gay, bisogna creare degli anticorpi nella società.

Ai nostri microfoni Alessandra Gracis, Avvocato Cassazionista