Hanno sfilato pacificamente vestite con magliette bianche, le circa 300 persone, che ieri sera a Modena hanno preso parte alla fiaccolata organizzata per esprimere solidarietà alle vittime dell’inchiesta Angeli e Demoni

Hanno sfilato con compostezza e dolore e fermezza, nella prima manifestazione organizzata a Modena sul tema degli affidi e degli allontanamenti. Mamme, tante, di Reggio, di Modena, alcune da Bologna, che dopo il caso Bibbiano hanno trovato la forza per raccontare la propria storia per mantenere alta l’attenzione su un problema che c’è. Ritrovo in piazzale S.Agostino e corteo fino in piazza Grande dove le testimonianze spontanee hanno iniziato a scorrere. C’è anche chi ha avuto il decreto bloccato proprio dopo lo scoppio del caso Bibbiano. Necessario tenere alta l’attenzione perché Bibbiano e la Val D’Enza, dicono, non rappresentano casi isolati. Ci sono tante madri della provincia di Modena. C’è chi vede suo figlio allontanato per motivi di indigenza solo un ora al mese, altri che affidati a case famiglie subentrate non momento di indigenza o difficoltà economiche non sanno più dove sono. Al limite dell’incredibile il caso raccontato dal legale Elisa Fangareggi di Modena di una ragazza madre che dopo avere accettato il collocamento temporaneo e per alcuni giorni la settimana in famiglia per potere gestire turni di lavoro, se l’è visto sottrarre in modo definitivo. Incredibile anche il tentativo, sventato solo grazie all’intervento immediato di un legale che ha da subito intrapreso una battaglia di sottrarre un bambino nato da poco ad una coppia dove lei aveva avuto problemi depressivi e che oggi vuole condividere la propria esperienza. E sul fronte legale la testimonianza di Elisa Fangareggi  che attraverso l’associazione Time for Life, si è offerta di offrire assistenza gratuita. Tra i tanti casi presi incarico racconta quello di una ragazza madre di Modena che dopo avere accettato l’affidamento temporaneo del figlio ad una famiglia indicata dai servizi sociali per poterle consentire di lavorare su turno, non le e più concesso di vederlo. E non ci sono solo genitori ma anche nonni di bimbi sottratti. Molti si sono offerti per accudire i loro nipoti ma non sono mai stati sentiti dai servizi sociali o da giudici che quei figli li hanno allontanati. In molti rilanciano il plauso rrietuto ai Carabinieri di Bibbiano, da dove tutto è partito. Un messaggio  induce ad avere fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine. Ora che quel mondo è stato scoperchiato non bisogna più mettere il coperchio. Tra i genitori c’è anche il generale dei Ris Pappalardo da anni impegnato in questa battaglia

Nel video l’intervista a Antonio Pappalardo, Movimento Gilet Arancioni