Nel video l’intervista a Marco Poggi, Responsabile politiche associative Confesercenti Modena

Ogni serranda che si abbassa e non si rialza più racconta di una crisi silenziosa. Il commercio tradizionale è in difficoltà e sta vivendo una stagione complessa, a dirlo sono i dati di Confesercenti Modena. Nella nostra provincia, i numeri dei primi sei mesi di quest’anno lo confermano: le vendite al dettaglio segnano una contrazione media del -1%, che diventa un -2,5% per le piccole attività. A soffrire di più sono proprio i negozi di prossimità, penalizzati da dinamiche di mercato sempre più sbilanciate a favore della grande distribuzione. Nonostante il mese di giugno abbia registrato un lieve recupero congiunturale rispetto a maggio, il confronto su base annua resta negativo, mostrando una flessione media del -0,7% in volume, che si accentua fino al -3.5% per le imprese operanti su piccole superfici. Il settore alimentare è quello che mostra i segni più evidenti della crisi, con un calo vicino al -4,5%. Senza contare che le vendite di giugno sono state influenza anche dall’“effetto attesa” per i saldi estivi che ha ulteriormente frenato i consumi, in un contesto generale già appesantito da tensioni geopolitiche e da incertezze legate alle politiche sui dazi. Secondo Confesercenti Modena, è urgente intervenire: servono misure che stimolino la domanda interna e proteggano le piccole imprese. Per evitare che questa fase di debolezza si cristallizzi in una stagnazione economica destinata a durare.