All’interno l’intervista a Raffaele Donini (assessore regionale alla Sanità)

Il tampone naso faringeo rimane l’unico strumento di diagnosi per il Covid. Ma i test sierologici assicurano un’indagine epidemiologica di grande rilievo per scovare gli asintomatici che hanno avuto o hanno l’infezione. Sono questi i due capisaldi su cui si basa il piano sui test sierologici presentato dall’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, che ha anche indicato come prezzo medio “consigliato” dalla regione ai 40 laboratori quello di 25 euro per il test cosiddetto “rapido”.

Nell’annunciare l’accordo con l’associazione dei medici di base per il protocollo da seguire, l’assessore Donini ha anche dato dei numeri: sono oltre 87mila quelli effettuati, per ora sul personale sociosanitario e per le categorie a rischio come forze dell’ordine, a cui ne seguiranno altri due a 15 giorni di distanza.  Sul totale dei test il 5% ha fatto riscontrare la presenza di anticorpi e fra questi metà dei casi è risultato positivo, quindi un 2,5% totale.