Sono passati 13 lunghi anni dalla scossa di terremoto (magnitudo 5.9) della notte (erano le 4.04) del 20 maggio 2012, ma è impossibile dimenticare quegli attimi, quei giorni, quelle settimane, quei mesi. Il terremoto ebbe l’epicentro tra Finale Emilia, San Felice sul Panaro e Mirandola e sconvolse la Bassa modenese, causando gravi danni a edifici storici, abitazioni e infrastrutture. Tra le altre zone, la Bassa fu particolarmente colpita anche dalla seconda più forte scossa (magnitudo 5.8) del mattino del 29 maggio. Tragico il bilancio: 28 morti, 300 feriti, 45mila sfollati, 66mila imprese coinvolte, danni per oltre 12 miliardi di euro. E domani, 13esimo anniversario della prima scossa, sono tanti i comuni che ricorderanno quei tristi giorni. Domattina alle 8, a Finale Emilia – uno dei comuni più danneggiati – verrà celebrata una Messa in Duomo a suffragio delle vittime del sisma. A San Felice sul Panaro, uno dei territori più colpiti, il comune e la Parrocchia ricorderanno le vittime del terremoto con una Messa, che sarà celebrata alle 18.30 presso la chiesa di Piazza Italia. Anche Medolla e l’Unione dei Comuni dell’Area Nord si uniranno alla commemorazione dell’anniversario, con una cerimonia, domani alle 19, davanti al monumento delle vittime del terremoto, in Piazza del Popolo.  A Mirandola, alle 20, nella sala della Fondazione Cassa di Risparmio, in Piazza Matteotti, si terrà un incontro pubblico nel quale la Regione Emilia-Romagna presenta il nuovo foglio geologico dedicato proprio a Mirandola, fondamentale per ogni attività di futura pianificazione e sicurezza territoriale.