Dal 2026 ogni conferimento extra di rifiuto indifferenziato costerà 1,65 euro. È uno degli elementi centrali della Tariffa corrispettiva puntuale che entrerà in vigore in città a partire dal 1° gennaio. La nuova tassazione andrà a sostituire la Tari e sarà basata sulla quantità e qualità dei rifiuti conferiti. Ogni utenza avrà un numero di conferimenti annui di indifferenziato compresi nella tariffa, variabile in base al numero dei componenti del nucleo familiare, con soglie che vanno da 20 per le persone sole fino a 40 per i nuclei con cinque o più componenti, considerando i cassonetti stradali da 30 litri. Carta, plastica, organico e vetro non avranno invece limiti di conferimento. L’obiettivo è quello di ridurre l’indifferenziato arrivando ad abbattere i costi ambientali e di smaltimento. La tariffa sarà composta da una quota fissa e una normalizzata, calcolate su metri quadri e numero di residenti, e da una quota variabile legata esclusivamente all’indifferenziato. Sono previste numerose agevolazioni per circa venti tipologie di situazioni specifiche, tra cui famiglie con bambini piccoli, persone con esigenze sanitarie particolari, proprietari di animali, compostaggio domestico, uso stagionale degli immobili e attività non domestiche con produzione particolare di rifiuti. Il principio alla base della nuova tariffa resta quello di incentivare la riduzione dell’indifferenziato premiando i comportamenti più sostenibili.

TARIFFA PUNTUALE, AL VIA A GENNAIO: 1,65 EURO PER OGNI CONFERIMENTO EXTRA
Rivoluzione rifiuti. Dal 1° gennaio entra in vigore la Tariffa corrispettiva puntuale. Ogni conferimento extra costerà 1,65 euro. L’obiettivo è quello di incentivare al corretto smaltimento






































