La Procura avrebbe notificato a tre persone l’avviso di fine indagini contestando il reato di discriminazione e odio per motivi razziali. I fatti risalgono allo scorso gennaio

Dovranno rispondere del reato di discriminazione e odio per motivi razziali i tre indagati nell’ambito dell’inchiesta sui fatti avvenuti lo scorso gennaio all’ingresso della discoteca Kyi di Baggiovara. Tutto nasce dalla denuncia del 27enne Abi Zar, cresciuto a Cavezzo ed ora residente a Londra, ma di origini ghanesi. Il ragazzo era stato invitato il 13 gennaio scorso dallo staff del locale a spostarsi in una fila differente dagli amici bianchi al momento dell’ingresso in occasione di una festa. La vicenda era esplosa in maniera particolare sui social ed aveva portato ad una seconda denuncia da parte di un altro ragazzo di colore, che aveva subito il medesimo trattamento la settimana prima, nella serata dell’Epifania. Proprio l’eco mediatico partito dal web ha spinto la Procura ha muovere passi concreti aprendo un fascicolo inizialmente contro ignoti. Negli ultimi giorni il PM di Modena Claudia Natalini ha inviato tre notifiche di chiusura delle indagini contestando, appunto, il reato di discriminazione e odio razziale poiché le file d’ingresso riservate solo ad extracomunitari avrebbero avuto lo scopo di disincentivarne la frequentazione, anche grazie al costo dell’ingresso di 25 euro senza consumazione.