Nel video l’intervista a Giovanna Laura De Fazio, Garante per il Comune dei diritti dei detenuti
La vita all’interno del carcere resta insostenibile per molte, troppe persone. Cinque detenuti si sono tolti la vita all’interno del Sant’Anna dall’inizio dell’anno. Le indagini sono in corso per stabilire l’esatta dinamica che ha portato alla morte dell’ultimo giovane, un imputato marocchino di 24 anni. Il giorno successivo all’evento, la garante dei detenuti per il Comune di Modena, la Professoressa Giovanna Laura De Fazio ha fatto visita alla struttura. Per il giovane risultava essere stato attivato il regolare protocollo di accoglienza, con la valutazione del rischio suicidario, ma questo non è bastato per evitare il tragico epilogo. Una situazione che, dice la Professoressa, lascia un senso di impotenza. La fotografia del carcere di Modena è similare a quella di tutti gli istituti penitenziari italiani, e i problemi sono ormai noti, ma ancora non risolti. La Professoressa De Fazio sottolinea come non solo il sovraffollamento, ma anche la mancanza di strutture adeguate e la carenza di personale a tutti i livelli, concorrono a rendere difficile la prevenzione degli episodi suicidiari