Disagi al traffico e alla quiete per la musica ad alto volume, ma nessun problema di ordine pubblico ha accompagnato la Street Parade andata in scena a partire da sabato pomeriggio. Nella tarda mattina di ieri, il parco Ferrari, luogo di chiusura della manifestazione “Smash Repression” era tornato alla normalità, dopo le pulizie necessarie a rimuovere le tracce della presenza di circa 10mila persone. Nell’area verde è andato in scena una sorta di rave a cielo aperto a cui si sono aggiunte ulteriori persone rispetto al lungo corteo partito dal parco Novi Sad. La parata all’insegna della musica è passata tra le principali strade che circondano il centro storico, causando disagi alla circolazione stradale. Diversi cittadini hanno lamentato tempistiche più che triple per riuscire a percorrere in auto tratti di strada nei pressi di via Giardini, via Medaglie d’Oro e via Corassori. Di ordine minore sono stati altri disagi e comportamenti degradanti: su alcuni muri sono comparse scritte, rimosse nel giro di poche ore, altri cittadini hanno segnalato raver intenti a fare bisogni ai margini delle strade. Al di là di questi episodi, le strade sono state lasciate pulite attraverso un sistema di organizzazione interno alla parata e non ci sono stati scontri con le forze dell’ordine. Il corteo di protesta contro la legge anti-rave si è svolto in maniera pacifica, strettamente monitorato da numerose forze di polizia e personale sanitario. Il personale del 118 è dovuto intervenire 8 volte durante il corteo e 30 al parco Ferrari a causa di eccessivo consumo di alcolici o sostanze psicotrope. Nessun partecipante ha avuto bisogno di essere portato in ospedale, mentre ci sono state ore di apprensione a causa della scomparsa di un raver di 21 anni proveniente da Verona che a fine festa aveva fatto sparire le proprie tracce. Gli amici preoccupati avevano fatto denuncia ai carabinieri, ma in serata si è appreso che il giovane era tornato a casa e che si era solo reso irreperibile durante il tragitto.