Stipendi dei politici, due modi di intenderli: da un lato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo riduce, dall’altro il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, lo aumenta. Il Capo dello Stato ha deciso oggi di rinunciare a 60mila euro rispetto a ciò che gli spetterebbe per legge. Mattarella avrebbe diritto a 239mila euro lordi, ma ha invece chiesto che la somma sia pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario, pari a 179mila euro annui. Inoltre Mattarella non percepisce, né percepirà il pagamento della pensione come ex parlamentare. Una revisione della spesa del Quirinale significativa, che vuole dare un nuovo segnale al Paese, oggi piegato dalla pandemia, dall’inflazione alle stelle, dal caro bollette ed ora minacciato dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Non va nella stessa direzione il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che non rinuncia al recepimento della legge dello Stato che permette di aumentare gli stipendi. Nel bilancio del Comune si parla di un’indennità che passa per il primo cittadino da 5.466 euro al mese (cifra lorda per 12 mensilità) a 7.974 nel 2022, mentre per gli assessori sale da 3.279 a 4.784 euro. Nel 2023 la legge prevede il secondo scatto, con un aumento per il sindaco fino a 9.256 euro mensili, sino a 5.553 per gli assessori; nel 2024 l’ulteriore aumento: sindaco a 11.040 euro, assessori a 6.624 euro mensili, sempre cifra lorda per 12 mensilità.