Una tragedia che lascia senza parole. Ogni frase è solo una circostanza di fronte al vuoto lasciato a seguito del terribile incidente in A22 che venerdì ha spezzato la vita di Stefania Palmieri e della bambina che portava in grembo. Stefania, modenese di 36 anni, avrebbe partorito questa settimana. Ma lo schianto contro un’autobotte tra Mantova Nord e Nogarole Rocca ha spezzato, di colpo, una famiglia. Oggi parenti e amici si sono stretti nel dolore dando l’addio a Stefania e alla sua piccola, che si sarebbe chiamata Aurora. Il corteo funebre è partito dalla Terracielo Funeral Home, dove erano state allestite le camere ardenti, per arrivare alla Chiesa di San Lazzaro di via Saliceto Panaro, dove si sono svolti i funerali. Stefania si era laureata alla Bocconi e aveva da poco ottenuto una promozione all’interno di un’importante azienda di abbigliamento. Per due anni aveva vissuto a Padova con il compagno, lavorando a Dolo, nel veneziano, poi la sua gravidanza, valutata come a rischio, l’aveva spinta a tornare a Modena insieme ai genitori, per passare in tranquillità gli ultimi mesi prima del parto. Il tragico incidente è avvenuto mentre la 36enne stava andando a trovare alcuni parenti, a Verona. Un viaggio senza ritorno, che ha lasciato increduli e sgomenti la famiglia, a partire dal papà Beniamino Palmieri, noto medico modenese, e chiunque l’abbia conosciuta.