La stagione influenzale è entrata nel vivo con 800mila nuovi casi registrati nell’ultima settimana in Italia, in aumento rispetto ai 700mila della precedente. Lo segnala il sistema di sorveglianza RespiVirNet. Secondo l’Oms, l’influenza sta colpendo duramente tutta Europa: la circolazione dei virus è iniziata con quattro settimane di anticipo e il picco non è atteso prima di gennaio. Il ceppo più diffuso è l’H3N2, responsabile di circa il 90% dei casi. La nuova variante K, nata da recenti mutazioni, riduce l’efficacia del vaccino nel prevenire il contagio, che resta però utile per limitare i sintomi più gravi. L’Istituto Superiore di Sanità consiglia comunque la vaccinazione anche in questa fase, perché la stagione influenzale potrebbe essere più lunga del previsto. Infatti mentre l’apice della diffusione era atteso per la fine di questo mese, ora la previsione e che si raggiunga con almeno due-tre settimane di ritardo. I bambini sotto i 4 anni sono la fascia più colpita, con un’incidenza tripla rispetto alla popolazione generale. Tra le Regioni con più infezioni è presente anche l’Emilia-Romagna. Non si discosta da questo quadro il nostro territorio che mostra numeri in tendenza con quelli nazionali e il momento di massima diffusione epidemica che si allontana.