Nel video l’intervista a Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena
Ottanta reati al giorno, più di tre ogni ora. È la fotografia di una provincia che nel 2025 si scopre 17° su 106 in Italia per criminalità, secondo l’Indice del Sole 24 Ore. Con oltre 30mila denunce in un anno – pari a 4.253 ogni 100mila abitanti – Modena resta una delle realtà più esposte del Paese. Guidano furti, danneggiamenti e lesioni. L’aumento è lieve, +1,59% rispetto al 2023, ma sufficiente a confermare una stabilità ad alta tensione, con oltre 14mila furti e rapine che incidono direttamente sulla percezione di sicurezza dei cittadini. A crescere è anche la criminalità minorile, esplosa dopo la pandemia: in Italia, le denunce di under 18 sono aumentate del 30% rispetto al periodo pre-Covid e del 16% in un solo anno, con una rapina su quattro compiuta da un minorenne. Un fenomeno che tocca da vicino anche Modena, dove episodi e tensioni coinvolgono sempre più spesso giovani nei luoghi più fragili della città – dall’autostazione ai parchi cittadini – tanto che da domani scatteranno le nuove zone rosse. Un segnale che il sindaco legge come la necessità di un cambio di passo.






































