
Il parchetto di via Anderlini, adiacente al Centro di vicinato, sarà completamente riqualificato. Verranno organizzate una serie di iniziative di cittadinanza e partecipazione attiva e arriverà un facilitatore, figura volta a favorire una positiva frequentazione dello spazio.
Il progetto “Interventi di sicurezza integrata per l’area verde di Via Anderlini”, che ha ottenuto il cofinanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna, sarà illustrato nel corso del Consiglio di Quartiere 2 in programma martedì 28 ottobre, alle 20.30, nella sala civica della Palazzina Pucci, in largo Pucci 40, ad accesso libero.
Saranno presenti l’assessore a Partecipazione, Quartieri, Decentramento, Trasparenza, Legalità e antimafie Vittorio Ferraresi, l’assessore a Lavori pubblici, Patrimonio, Cura e decoro della città Giulio Guerzoni e l’assessora a Sicurezza urbana integrata, Polizia locale, Coesione sociale Alessandra Camporota.
Il progetto, curato dall’Ufficio Legalità e Sicurezze e che si svilupperà con la collaborazione dei settori Lavori Pubblici, Polizia Locale, Ambiente, ha un valore complessivo di 310 mila euro, con un cofinanziamento regionale, nell’ambito della legge regionale sulla sicurezza urbana, pari a 198 mila euro e la quota rimanente di 112 mila euro a carico del Comune. I lavori saranno aggiudicati entro fine anno e l’intervento verrà realizzato nella primavera del 2026.
Quello del parco Anderlini è un progetto congiunto in materia di sicurezza urbana e miglioramento della qualità urbana, che mette, cioè, insieme interventi strutturali (con una spesa d’investimento pari a 250 mila euro) con azioni di accompagnamento sociale (con una spesa corrente di 60 mila euro). In particolare, l’intervento prevede una riqualificazione della zona attraverso una ridefinizione dello spazio urbano e dell’area verde, con l’obiettivo di creare un giardino urbano attrezzato che metaforicamente possa far rifiorire il quartiere, potenziando la capacità aggregativa del parco e del suo intorno, in grado di offrire attività ludiche per la fascia 0-6 anni, spazi di intrattenimento per la fascia “adolescenti” e spazi socializzanti per gli adulti.
Il progetto in particolare ridisegna e ridefinisce accessi e percorsi pedonali all’interno dell’area, secondo forme curvilinee che ammorbidiscono il rigido impianto dell’intorno e che si pongono in sintonia con le numerose essenze a verde di progetto e le aree ludiche di nuova installazione.
Nell’area sarà inoltre potenziata l’illuminazione e installato un sistema di videosorveglianza da collegare alla rete controllata dalla Polizia locale attraverso i lavori di installazione fibra attualmente in fase di sviluppo nella zona di via delle Suore. Verranno implementati i controlli da parte della stessa Polizia locale con l’obiettivo di monitorare i fenomeni di disturbo e degrado urbano e si procederà, appunto, con la sperimentazione di un facilitatore che possa rappresentare un raccordo attivo con i vari servizi dell’amministrazione pubblica e la comunità che frequenta il contesto, anche in coordinamento con le attività che si andranno a realizzare nell’immobile confiscato alla criminalità organizzata ubicato nel Centro di vicinato di via Anderlini e con tutte le altre iniziative che verranno sviluppate nel quartiere. A questa figura, che verrà individuata attraverso un bando rivolto alle associazioni del terzo settore, saranno affidate, in particolare, attività di presidio informale per la vivibilità in sicurezza delle aree verdi, di informativa ‘antidegrado’ sull’uso consapevole degli spazi urbani, sulla la cura degli spazi pubblici, il rispetto delle regole di convivenza civile e di sostenibilità ambientale, ma anche una funzione di raccordo con i servizi comunali e di attivazione di iniziative di socializzazione, oltre al coinvolgimento delle attività economiche in iniziative di animazione e promozione del complesso, alla promozione di attività socializzanti nello spazio pubblico riqualificato e al coinvolgimento del tessuto associativo del quartiere (comitati, associazioni, polisportiva, parrocchia, volontari della sicurezza, controllo di vicinato) per costruire una rete di comunità.
Nel definire le azioni d’intervento per il progetto rispetto alla riqualificazione dell’area verde, l’Amministrazione ha anche tenuto conto di quanto emerso dal percorso partecipativo “Saccapartecipa”, attivato nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’immobile confiscato “Legalità: un bene comune. La riqualificazione partecipata di un bene confiscato alla criminalità organizzata nel rione Sacca”.
Anche il progetto di riqualificazione del bene confiscato alla criminalità organizzata attualmente in corso ha ricevuto un cofinanziamento dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della legge regionale sulla legalità (in questo caso la Regione nel 2024 ha dato un contributo di 122 mila euro su un valore complessivo di 155 mila euro). La Regione ha, inoltre, recentemente approvato un ulteriore finanziamento per sostenere la gestione e il riuso dell’immobile confiscato prevedendo, per il progetto “Per un riuso sociale e collettivo del bene confiscato alla criminalità organizzata”, del valore di 94 mila euro, un contributo di 49 mila euro. Quest’ultimo prevede in particolare alcuni interventi di completamento della riqualificazione dell’immobile con l’acquisto di arredi e strutture che possano contribuire a utilizzare pienamente lo spazio e favorire lo sviluppo di progettualità innovative, caratterizzandolo come uno spazio polifunzionale. Si tratta dunque di interventi integrati che concorrono a migliorare la sicurezza e la legalità del rione.






































