Il fenomeno delle donne senza tetto, a Modena quasi sconosciuto sino a poco tempo fa, ora emerge con forza tanto da spingere associazioni, istituzioni ed enti privati ad unirsi per iniziare a porre le basi per progetti di sostegno in questa direzione. Sino a qualche anno fa il fenomeno era prettamente maschile. Una statistica nazionale rileva un 5% di donne senza fissa dimora. Sotto la Ghirlandina addirittura era inesistente. Da un paio di anni, come rileva l’associazione Porta Aperta, si è materializzata con numeri in aumento la presenza di donne senza tetto che ad ora sarebbero 20/25. Le loro storie sono le più diverse e non emerge una causa scatenante simile per tutte. A renderle doppiamente fragili storie di famiglia interrotte, lavori persi, solitudine come è la storia della prima donna ospite della Casa di Rut a Modena. 53 anni, modenese e da oltre 10 anni su una panchina, sostenuta strada facendo dalle associazioni del territorio ma perché che sino ad ora non è riuscita a trovare una via d’uscita alla sua drammatica situazione. E alla domanda come sia accaduto, ha risposto semplicemente di non aver capito come sia stato possibile