Un solo sportello aperto, una lunga fila di pendolari davanti alla biglietteria e lo sguardo fisso ai tabelloni che segnalano treni soppressi e ritardi, anche fino a 90 minuti. Un altro “venerdì nero” per il trasporto ferroviario nazionale: dall’una di stanotte fino alle 23.59, gran parte della circolazione è rimasta bloccata. Non sono mancati disagi anche in stazione a Modena: nella sola mattinata, cancellati una decina di convogli, tra cui il treno da Piacenza delle 10.56 e quello diretto a Bologna delle 11.38, lasciando a piedi decine di passeggeri. Lo sciopero, indetto da USB e SGB, era stato posticipato per rispetto all’insediamento di Papa Leone XIV. Ora però riesplode la protesta dei lavoratori: mancano organici, i carichi di lavoro aumentano, e il rinnovo del contratto nazionale è ancora fermo. I disagi hanno colpito soprattutto Intercity, Frecce e Regionali, con corse garantite solo tra le 6 e le 9 e dalle 18 alle 21. Chi è salito a bordo in tempo ha evitato il peggio. Per molti altri, invece, è stata l’ennesima giornata d’attesa.

SCIOPERO TRENI, NUOVO ‘VENERDÌ NERO’ PER I PENDOLARI MODENESI
Nuova giornata nera del trasporto ferroviario per lo sciopero proclamato dai sindacati autonomi Usb Lavoro Privato e Sgb. Disagi per i passeggeri bloccati per ore in stazione a Modena, per treni in ritardo o cancellati.