È stata disposta l’autopsia sul corpo di Paolo Colucci, il 42enne che ieri ha perso la vita a Cavezzo, schiantandosi a folle velocità contro un edificio di piazza Don Zucchi. La parete del palazzo, porta ancora gli evidenti segni dell’impatto. Alla base è stato ipotizzato un malore, ma sarà la Medicina Legale a fugare ogni dubbio. Secondo quanto ricostruito, la Lancia Ypsilon guidata da Colucci ha iniziato la sua corsa da via Papazzoni, all’altezza dell’ufficio postale. Da lì avrebbe percorso 400 metri guadagnando velocità, fino allo schianto, che non gli ha lasciato scampo. I sanitari del 118 subito allertati, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del conducente. E’ stata una strage sfiorata, dice chi ha assistito. L’auto è sfrecciata in un tratto spesso attraversato da bambini e genitori per la presenza di una scola materna. La comunità è sotto shock per quanto è accaduto. Paolo Colucci, che avrebbe compiuto 43 anni a dicembre, era originario di Sassuolo ma viveva a Cavezzo da quindici anni, da quando si era sposato con una coetanea del posto, la cui famiglia è molto conosciuta.