La foto che lo ritrae sdraiato sul campo di Tokyo nella finale della Coppa Intercontinentale del 1985, dopo che l’arbitro Roth gli annullato il gol più bello della carriera con la Juve, è una delle icone sportive degli ultimi cento anni. Michel Platini è stato il faro che ha illuminato negli anni ’80 la Juve più bella dell’era Agnelli e ieri sera c’era grande attesa per il suo arrivo al teatro Carani di Sassuolo, dove “Le Roi”, il re come tutti lo chiamano, è stato ospite della 5^ edizione del “Festival della Giustizia Penale”, per parlare della vicenda giudiziaria che ormai dieci anni fa ne ha impedito l’ascesa al vertice della Fifa, il massimo organismo del calcio mondiale. Davanti a una platea di avvocati e appassionati di calcio che lo hanno lungamente applaudito, Platini, dialogando col vicedirettore de Il Messaggero Alvaro Moretti, ha rivissuto la sua carriera in campo, dai primi calci nel Joeuf, l’esplosione nel Nancy e nel Saint-Etienne, l’approdo alla Juventus dove dal 1982 al 1987 ha vinto tutto, due scudetti, una Coppa campioni, un’Intercontinentale, una supercoppa, una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia, segnando 68 gol in 147 gare e facendo innamorare una generazione intera di tifosi juventini. Platini ha raccontato aneddoti, riaprendo l’album dei ricordi, per poi passare al racconto della propria vicenda giudiziaria, da cui è stato assolto in via definitiva nel marzo del 2025, col passaggio in giudicato della sentenza a fine agosto. “Alcuni non mi volevamo presidente della Fifa” ha detto senza mezzi termini, aggiungendo che “la giustizia della Fifa si è rivelata una parodia, mi ha massacrato, dicevano che ero un corrotto ma hanno sbagliato su tutto”. Tutto è cominciato nel 2015 da dirigente, quando decise di candidarsi a numero uno del massimo organismo del calcio mondiale per succedere a Sepp Blatter. Pochi mesi dopo su di lui è arrivata un’accusa di frode, rivelatasi poi infondata: al centro della vicenda un presunto pagamento illegale di 1,8 milioni di franchi svizzeri ricevuti dallo stesso Blatter per una consulenza svolta tra il ’98 e il 2002, che secondo l’accusa era una frode ai danni della Fifa. Tutto smontato in aula, ma la lunga vicenda giudiziaria ha di fatto compromesso la carriera dirigenziale dell’ex campione francese.

SASSUOLO. LA VERITA’ DI PLATINI AL “FESTIVAL GIUSTIZIA PENALE”
C’era grande attesa a Sassuolo per l’arrivo di Michel Platini, l’ex asso francese della Juve che ospite al teatro Carani del “Festival della Giustizia Penale” ha raccontato la vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista.




































