Dovrà scontare otto anni il giovane magrebino che nel maggio dell’anno scorso diede fuoco al comando della polizia municipale di via Roma a Mirandola. La pena, ridotta di un terzo, è arrivata al termine del rito abbreviato, durante il quale i periti hanno dimostrato che Boraja Otman, questo uno dei nomi che il condannato aveva fornito alle forze dell’ordine, è maggiorenne. Il fumo provocato dall’incendio divampato il 20 di maggio dell’anno scorso uccise nel sonno una donna di 84 anni e la badante 74enne che la assisteva. Il giovane era quindi accusato di aver cagionato la morte di due persone come conseguenza dei reati di incendio doloso e furto aggravato. Dal giudice, Andrea Scarpa, è stata disposta una provvisionale immediatamente esecutiva di 70mila euro per il marito dell’84enne e 50mila euro per ciascuno dei tre figli. Nel corso del procedimento il giovane straniero, che era già stato colpito da un decreto di espulsione dal nostro Paese, è stato sottoposto a una perizia psichiatrica. Gli esiti delle visite avevano confermato l’esistenza di un disturbo della personalità, ma non tale da intaccare la sua capacità di intendere e di volere nel momento in cui aveva appiccato l’incendio. Il ragazzo aveva inoltre dichiarato più volte di essere minorenne, ma gli esami auxologici lo hanno avevano smentito: Otman, ora in carcere a Modena, è stato giudicato come un adulto.