Nel video l’intervista a:
– Santo Ficili, Coo Maserati
– Jean-Philippe Imparato, Ceo Maserati
Nel cuore di un ecosistema internazionale sempre più frammentato da barriere commerciali e tensioni internazionali, il Tridente mette sul tavolo una ricetta precisa per il suo rilancio: produzione concentrata nel suo territorio d’origine, un piano industriale che rilanci volumi e margini, e un posizionamento da “eccellenza” italiana nel lusso. Ma questo disegno — tornare a crescere, fare utile, rafforzare il legame con Modena — si muove oggi in un contesto ostile, in cui i dazi doganali statunitensi imposti da Trump rallentano l’export europeo, comprimendo redditività e costringendo le aziende a fare i conti con costi più alti e catene del valore più esposte. Nel passaggio da retorica a concretezza, Maserati rilancia la sua scommessa: riportare il marchio in massimo tre anni in utile, mantenendo la manifattura italiana come fulcro della strategia e puntando sul “Made in Modena” come elemento di distintività e competitività globale.






































