Dopo mesi di primati termici, luglio 2025 si è fermato al terzo posto tra i più caldi mai registrati a livello globale, segnando una pausa nella serie di record. Secondo i dati di Copernicus, il servizio europeo di monitoraggio climatico, non si tratta però di un’inversione di tendenza, bensì di una breve tregua in un percorso di riscaldamento che continua a far salire le temperature medie del pianeta. Non solo, l’anno resta in corsa per chiudere tra i più caldi di sempre. In Italia, la pausa è già finita: l’anticiclone africano “Caronte” è pronto a riportare l’afa e valori estremi, con punte di 40°C all’ombra e un’ondata di calore che potrebbe durare fino a Ferragosto. Già domani Firenze e Rieti saranno in bollino arancione per rischio caldo ai soggetti fragili, che saliranno a cinque sabato con Bolzano, Brescia e Perugia. Crescono anche i bollini gialli, indicativi di pre-allerta, che da undici passeranno a quattordici nel weekend. La “bolla africana” porterà minime massime tra 35 e 40°C, con possibili temporali solo nella seconda metà del mese. Un quadro che conferma, spiegano gli esperti, come la crisi climatica non conosca pause reali: anche quando i record si arrestano per un momento, le condizioni estreme tornano puntuali a farsi sentire.