Lo stato d’animo dominante tra gli italiani è l’incertezza, oltre che una forte insofferenza alla politica e una generale perdita di fiducia. È questa in sintesi la fotografia restituita dal 53esimo rapporto del Censis sulla Società Italiana al 2019. Il L’istituto, in questo quadro sottolinea come stia emergendo la ricerca di soluzioni individuali e collettive, in attesa che ci siano nuove élite in grado di conquistare la fiducia degli italiani, guidandoli fuori dalla trappola della non crescita e del ridimensionamento demografico. Queste soluzioni, definite “muretti a secco”, fanno riferimento ad esempio alla nuova sensibilità ai problemi del clima, che favorisce la partecipazione sociale e avvia, sia pure lentamente, forme di economia innovative come l’economia circolare. Torna anche il riferimento dell’Europea: secondo il Censis il 62% degli italiani è convinto che non bisogna uscire dall’Unione. Da sottolineare, tuttavia, come ci siano aree che non condividono questo generale “sentore di declino”. Tra queste l’Emilia-Romagna, che insieme a Veneto e Lombardia vantano “un tasso di crescita del prodotto interno lordo e dei consumi paragonabili alle migliori Regioni europee”. Un altro frangente interessante e a tratti preoccupante del rapporto fa capo alla politica, o meglio l’insofferenza nei confronti dei politici. Il 90% dei telespettatori non li vorrebbe ‘tra i piedi’ mentre fa zapping. L’incertezza di questi tempi ha fatto invece tornare nel 48% degli italiani la convinzione che servirebbe un uomo forte al potere. Probabilmente a far disamorare gli italiani del sistema politico è anche l’incertezza per il sistema previdenziale, verso il quale aumenta il risentimento. Il 53,6% delle pensioni erogate in Italia è inferiore a 750 euro mensili.