È la Polizia di Stato a condurre le indagini sulla rapina avvenuta lunedì mattina nella villa di via Montanara, a Villa Rovina. Un gruppo di almeno quattro rapinatori armati ha terrorizzato le persone presenti per quasi un’ora, entrando nella villa mentre il proprietario, Luca Lucchini, aspettava alcuni ospiti per un appuntamento di lavoro. Gli agenti della Scientifica hanno raccolto oggetti e strumenti trovati all’interno della casa, nella speranza di trovare tracce di DNA o impronte digitali che possano portare all’identificazione dei responsabili. Tra il materiale sequestrato ci sono anche chiavi e strumenti da scasso lasciati dai ladri in un’auto usata come appoggio. Al centro delle ricerche c’è l’Audi A7 rubata a uno degli ospiti, con cui la banda è fuggita verso Pavullo, probabilmente percorrendo la tangenziale. Secondo le testimonianze, i rapinatori erano professionisti: parlavano bene italiano con accento dell’Est, indossavano guanti e passamontagna, e si muovevano con precisione e determinazione. Il loro obiettivo era chiaro fin dall’inizio: trovare oggetti di valore. La villa, al momento disabitata, era sorvegliata solo dai custodi e da Lucchini. Nessuno è rimasto ferito: le vittime sono state legate e private dei telefoni, mentre la custode incinta è stata lasciata libera. I rapinatori, pur armati e minacciosi, non hanno fatto ricorso alla violenza fisica. Prima di fuggire con una piccola cassaforte e poco altro, i banditi hanno bloccato anche gli ospiti arrivati successivamente per l’appuntamento, tenendoli sotto controllo fino alla loro fuga. I residenti del quartiere ricordano strani movimenti la sera precedente, tra cui due moto di grossa cilindrata che hanno percorso la zona senza apparente motivo, dettaglio che ora potrebbe rivelarsi utile alle indagini. La Scientifica prosegue nella raccolta di indizi, analizzando ogni elemento sul posto e in laboratorio, nella speranza di identificare i responsabili e ricostruire con precisione l’intera vicenda.

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