Modena non è una città a misura di anziani. A dirlo è la classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore suddivisa per generazioni. L’indagine divide le fasce di età in tre macrocategorie, bambini, giovani e anziani, e sulla base di 12 parametri stabilisce le capacità delle istituzioni di mettere in campo servizi efficienti ed adeguati ad ognuna di esse. Partendo proprio dagli anziani, la città della Ghirlandina si colloca al 32° posto su 107 province: un risultato discreto, ma con molte ombre. Tra i punti deboli il numero degli infermieri e l’elevato consumo di farmaci per depressione e obesità che vedono rispettivamente Modena al 66esimo e 85esimo posto. Poco confortante anche il dato sulla solitudine degli anziani che nella classifica piazza il capoluogo al 50° posto. Non va meglio la situazione per i giovani. Per questa fascia d’età la qualità della vita vede Modena alla 48esima posizione: a farci scivolare è soprattutto il dato sulla percezione di insicurezza. Segnali positivi arrivano invece sul fronte dell’occupazione: siamo 28esimi per il numero di contratti a tempo determinati trasformati in assunzioni stabili. Più carente invece l’offerta di locali e spettacoli per i giovani, dove Modena scivola al 70° posto.